AQUILEIA 2 – PRATA 3. Quinta sconfitta consecutiva per l'Aquiliea e anche per chi scrive è difficile commentare la gara odierna, ma anche la precedente e quelle prima ancora, perchè non si riesce a capire quale meccanismo va aggiustato in questa squadra, che nel girone d'andata bene si era comportata.
Due a zero per l'Aquileia sino al quindicesimo del secondo tempo e poi qualcosa si è rotto. Gli avversari nel giro di dieci minuti hanno accorciato le distanze, e poi pareggiato e a tempo scaduto hanno cercato e trovato un rigore che ha dato loro la vittoria.
Quel che è vero è che le partite sono dettate da episodi, episodi che costantemente, in queste ultime partite, sono sfavorevoli a questa squadra che per segnare un gol deve costruire almeno cinque palle gol.
Gli episodi rimangono tali se a seguito non si riesce a sfruttarli a proprio favore, in tutte le fasi del gioco, difesa e offesa, e poi gli episodi vanno cercati e costruiti.
Noi del pubblico, se la palla la lanciavi qua invece che la e se segnavi il gol... tutto facile da scrivere ecco perchè diventa difficile interpretare correttamente la gara.
Comunque si tratta di blocco psicologico, perchè in questo scontro salvezza serviva qualche pala di più in tribuna; qualche marcatura più energica a centrocampo; non serviva farsi espellere per un fallo subito ed assegnato ed è da questo tipo di atteggiamento che si assume in campo che si originano gli episodi, e se l'incontro viene affrontato con il piglio giusto gli episodi si manifestano a favore.
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