Un giorno, il presidente di una società di calcio disse ad un’intervista “ ho visto scendere in campo una squadra determinata, grintosa, e concreta …..” peccato però che non era la mia!!!
Ecco spiegato il motivo di un risultato cosi stretto, buono L’Isonzo in crescita sicuramente e con gran voglia di far risultato.
Terza di campionato girone di ritorno, si gioca a San Pier D’Isonzo il terreno di gioco lascia a desiderare, ma in questa stagione si fa fatica a trovarne di migliori.
Il Mister BRACH, mette in campo questa formazione.
AQUILEIA ISONZO
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1 RAVELLI DAMIOLI
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1 DREAS
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2 NOCENT
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2 PIAZZA
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3 GIUNTA
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3 ABBONDANZA
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4 DE PAOLI
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4 VALDEMARIN
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5 VRECH
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5 PRESTIGIACOMO
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6 AMATRUDA
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6 FEDEL
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7 CARBONI
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7 BANDEL
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8 ZANINELLO
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8 LEGHISSA
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9 MICHELIN
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9 SCARPIN
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10 FURLAN
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10 SIBILIO
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11 DJORDJEVIC
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11 SAVIO
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12 FEDEL
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12 DELLA PIETRA
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13 FERRANTI
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13 TOMIZZA
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14 VIDON RUSSIAN
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14 BATTISTUZZI
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15 MORAS
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15 BRUNELLI
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16 IACUMIN
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16 MARIZZA
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17 RADEV
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17 LACCHE’
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18
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Inizia il primo tempo l’Aquileia inizia da destra a sinistra per chi guarda dalle panchine, si inizia subito all’attacco al terzo minuto di gioco incursione di Carboni in area di rigore salta l’uomo ma subito dopo viene falciato, anche questa volta come in altre gare l’arbitro gli dice di rialzarsi che non è successo nulla vabbè!!!!
Al 8° minuto bello scambio uno – due tra Carboni e Amatruda sulla fascia sinistra con tiro di Carboni appena alta sopra la traversa.
Al 15° sulla fascia destra bella palla lanciata da Nocent per Giunta uno – due con Furlan palla data a Michelin che tira in porta ma esce di poco a lato.
20° Djordjevic lancia lungo verso il centro dell’area Carboni che arriva in scivolata ma la palla esce di poco a lato della porta.
Al 25° azione in uno due tra Furlan Michelin Furlan che arriva al limite dell’area e tira para il portiere palla in angolo, battuto ma nulla di fatto.
Al 26 ° Carboni da centro campo lancia una buona palla al limite dell’area per Michelin che stoppa di petto si gira vede sulla destra il sopraggiungere di Giunta lo serve si invola verso il portiere e lo infila 0- 1.
Ecco, qui mi ricollego con quanto scritto sopra, adesso la squadra doveva chiudere il risultato e non pensarci più, mentre invece mancava il gioco di squadra, la concretezza , insomma troppa confusione, e l’Isonzo prende coraggio, finisce il primo tempo 0-1.
Inizia il secondo tempo e solamente al 10° minuto si vede un’azione purtroppo però non verso la porta dell’Isonzo, lancio lungo per il nr.9 Scarpin che si svincola bene dei due difensori dell’Aquileia arriva davanti al portiere tira in porta ma Ravelli d’istinto para con il piede e salva per ora il risultato, ma mi viene uno strano presentimento.
Passano i minuti ma l’Aquileia non riesce ad essere concreta e tutti i tiri, nonché le varie azioni personali, sono sempre andate non a buon fine. Ed è cosi che si arriva sino al minuto 26° quando su lancio lungo del nr. 7 Bandel all’attaccante Sibilio cade in area dell’Aquileia stretto dai due centrali e l’Arbitro decide che è rigore batte Scarpin ed è Goal 1 – 1.
Adesso diventa ancora più dura la partita con un po’ di nervosismo in campo, nonostante ciò finalmente si rivede uno spiraglio della vecchia squadra da noi vista nel girone di andata e si comincia a pressare l’Isonzo nella sua area di rigore tant’è che al 27° punizione dal limite dell’area da destra palla sul secondo palo di testa De Paoli prende il palo.
Al 35° tiro da fuori area di Djordjevic appena sopra la traversa.
Si arriva al 40° l’arbitro decide che ci sono 7 minuti di recupero ( ci stanno tutti tra le cinque sostituzioni e le fasi di gioco fermate in capo per crampi ecc.), ed è proprio da uno dei cambi di cui sopra che mister Brach toglie dal cilindro il classico coniglio, esce Giunta ( che come al solito grande grinta ma purtroppo innamorato del pallone e fa fatica a darla agli altri, ma non solo lui!!!!!) ed entra Vidon Russian.
Raccontare questa azione mi da soddisfazione perché come dico io è l’A – B – C del calcio ( ed è quello che si cerca di insegnare a tutti i calciatori da sempre) palla al difensore Nocent sulla fascia destra in difesa vede sul lungo linea Vidon Russian lo lancia, lui lascia scorrere la palla va sul fondo cross al centro per Furlan che la stoppa di petto e prima che il pallone tocchi terra si gira e con un’ottimo destro insacca, ecco cosa mancava ……….. i cross delle ali. Gran bella giocata quest’ultima bravi!!!!!!!!
Il mio pensiero personale, penso di averlo già espresso all’inizio di questa pagina, la squadra non mi è piaciuta per 40 minuti il tempo che è trascorso tra il nostro Goal ed il rigore dato all’Isonzo.
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